1. Nome dell’oggetto
Non sempre un oggetto ha un nome preciso; talora il nome è difficile da ricordare o pronunciare, talora ci si ricorda il nome, ma non l’oggetto, e certe volte attribuiamo all’oggetto un nome sbagliato.
2. Nome dell’autore
L’autore può essere un famoso designer o uno sconosciuto: conoscendo il metodo progettuale di un autore si può apprezzare meglio un oggetto (come l’ultima canzone di un cantautore o il romanzo di uno scrittore). Molti oggetti diffusissimi sono, invece, il prodotto anonimo di un ufficio tecnico di qualche industria o di un artigiano sconosciuto che hanno portato alcune piccole modifiche ad oggetti già in produzione.
3. Cenni storici
Può essere opportuno, per molti oggetti, considerare i precedenti storici, perché si possono evidenziare evoluzioni, miglioramenti o invenzioni. Molti oggetti possiedono una storia affascinante, che merita di essere conosciuta.
4. Nome e indirizzo del produttore
È utile, per la “tracciabilità” del prodotto, sapere dove è stato realizzato e da chi: molte aziende produttrici o marchi di fabbrica spesso garantiscono prodotti di elevata qualità. Leggere bene l’eventuale etichetta!
5. Uso dichiarato
Dobbiamo specificare a che cosa serve l’oggetto, se l’uso effettivo corrisponde o meno all’uso dichiarato e se possono esistere altri eventuali usi possibili.
6. Dimensioni e peso
Se non sono indicate sulla confezione, si misura l’oggetto con riga, calibro o micrometro e si rappresentano le dimensioni con uno schizzo quotato a mano libera. Per il peso si usa una normale bilancia, oppure, se l’oggetto è molto piccolo, una bilancia di precisione. Verificare, inoltre, che l’oggetto abbia dimensioni e peso corretti per un buon funzionamento.
7. Materiali e componenti
Anche il materiale deve essere scelto secondo la funzione e spesso, per oggetti analoghi, si usano materiali diversi con risultati contrastanti. La maggior parte degli oggetti, inoltre, è costituita dall’assemblaggio di due o più componenti fatti con materiali diversi.
8. Tecniche costruttive
Individuare le tecniche costruttive, usate per realizzare e produrre l’oggetto in questione, è particolarmente interessante, anche se non sempre l’operazione è facile da compiere per la complessità degli attuali processi produttivi industriali; comunque è sufficiente raccogliere informazioni per rendersi conto delle principali fasi di produzione e delle eventuali finiture (smaltatura, verniciatura, texturizzazione, ecc.).
9. Manutenzione
Alcuni oggetti esigono particolari opere di manutenzione: pulizia, protezione (dalla polvere, dal calore, dal gelo) e ricambio di alcune parti. Legata alla manutenzione, ovviamente, anche la durata: alcuni oggetti, anche costosi ed appariscenti, hanno purtroppo durata assai limitata, magari a causa di materiali e tecniche poco appropriate.
10. Costo
Elemento non trascurabile: conoscere il costo e paragonarlo a quello di altri oggetti simili, può essere utile per stabilire il rapporto qualità/prezzo, fondamentale nella scelta prima dell’acquisto.
11. Packaging
Esiste una disciplina particolare, il packaging, che studia le varie possibilità di imballo dei prodotti. Razionalizzare l’imballaggio consente di risparmiare sul materiale e di produrre meno rifiuti.
12. Ergonomia e funzionalità
Altro aspetto da verificare con cura è la funzionalità: devi accertare se l’oggetto funziona bene, se è agevole da smontare e rimontare e se le eventuali parti meccaniche o elettriche funzionano senza sforzo. Per attrezzi ed utensili da lavoro devi analizzare come si afferra l’impugnatura, se si fa fatica ad usarli a lungo, se hanno particolari punti pericolosi senza protezione, ecc. Di tutto ciò si occupa l’ergonomia, cioè la scienza che studia il rapporto uomo-macchina-ambiente di lavoro, al fine di trovarne il giusto equilibrio.
13. Caratteri organolettici
Altri aspetti, particolarmente evidenti perché legati alle percezioni sensoriali, sono il colore, l’eventuale odore (e sapore) ed il rumore provocato durante l’utilizzo: sono caratteristiche da analizzare con attenzione perché possono contribuire a rendere più o meno “gradevole” un oggetto.
14. Estetica, valore sociale, moda
Molti oggetti hanno aspetti estetici volutamente accentuati e accattivanti, frutto di uno studio attento di styling: spesso però ci troviamo di fronte a fenomeni di moda e l’oggetto perde subito interesse se non possiede altri requisiti di validità. Il valore sociale di alcuni oggetti, invece, dura ben oltre la novità del momento e ne decreta il successo commerciale nel tempo.